giovedì 28 agosto 2014

Pomodorini confit sott’olio

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Lo scorso anno le piantine di pomodori ciliegino di mio padre hanno prodotto tantissimi e saporitissimi frutti rossi così ho pensato di conservarne un po’ anche per l’inverno. La ricetta non l'ho postata lo scorso anno perché era troppo tardi e me la sono salvata per quest'anno, così siete ancora in tempo per crearvi i vostri vasetti.

Per questo tipo di pomodorini la preparazione migliore è farli confit secondo me, sono buonissimi e possono essere conservati sott’olio per poterli poi mangiare in seguito. Anzi, dopo qualche tempo sono ancora più buoni e saporiti. L’unica cosa da tenere conto è che con la conserva sott’olio ho preferito non bollirli per non cucinare l’olio, così per non rischiare è meglio non aspettare troppo per mangiarli.

Ingredienti
- pomodorini ciliegino
- spezie varie: timo fresco, origano fresco, sale bianco, sale nero, pepe bianco, aglio in polvere, paprika e qualunque altra spezia preferiate
- zucchero di canna
- olio evo

Pulite i pomodorini e tagliateli a metà. Metteteli su una pirofila coperta da carta forno e speziate ogni pomodorino con i sapori che preferite. Io ne ho fatti un po’ con sale, aglio in polvere, origano, altri con sale nero, aglio in polvere e timo, altri con sale nero, aglio in polvere e paprika, altri misti. Sopra a tutti i pomodorini metteteci anche dello zucchero, che li renderà confit.
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Mettete in forno a 150° per 45 minuti circa, però verificate che non si brucino prima.
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Una volta cotti lasciateli raffreddare e li potete mangiare subito così come sono, per esempio sopra delle tartine con pesto di potentilla o pesto di pomodori secchi.
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Per farli sott’olio sterilizzate i vasetti e fateli asciugare, mettete i pomodorini nei vasetti tutti nello stesso verso, coprite di olio, premete un po' per far uscire tutta l'aria, mettete le presse di plastica per evitare che i pomodorini superino il livello dell’olio e prendano aria. Lasciateli insaporire almeno qualche settimana.
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lunedì 25 agosto 2014

Dattorade con latte di noci brasiliane

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Il latte vegetale che deriva dalla frutta secca mi piace moltissimo tutto, certi ovviamente mi piacciono di più ma sono tutti golosi per me e, ora che bevo solo latte vegetale, vi confido che sono tanto ma tanto più buoni che li bevo molto volentieri. Questa ricetta, molto simile al frullato di datteri, l’ho voluta pubblicare per due ragioni: primo per raccontarvi che dalle mie sperimentazioni crudiste dopo la ricruda stagionata semplice, anche il latte di queste noci mi ha decisamente soddisfatto. Infatti queste noci, che io trovo con un gusto molto deciso e che quindi producono un latte dal sapore deciso (se dovessi fare un paragone, direi tipo latte caprino), sono veramente molto versatili ed interessanti in cucina, vi consiglio di sperimentarle. In secondo luogo poi ho usato i datteri medjoul invece di quelli classici che trovate nei corner di frutta secca e li trovo semplicemente meravigliosi per questa bevanda. Io vado sicuramente contro corrente quando dico che non amo alla follia i datteri, ma nei frullati come questi sono strepitosi!

Per quanto riguarda il nome lo prendo a prestito dalla cara EVA (Aida Vittoria Eltanin) dalla quale l’ho sentito per la prima volta.

Ingredienti per il latte di noci brasiliane
- 200g di noci del Brasile
- 1lt di acqua

Ingredienti per il dattorade
- 4 datteri medjoul
- 1 banana
- un pizzico di sale
- cannella in polvere

Per preparare il latte fate come si fa di solito con la frutta secca: lasciate a bagno tutta la notte le noci, il mattino frullate con un goccio d’acqua (quanta dipende dalla potenza del vostro frullatore), quindi aggiungete la restante acqua e filtrate tutto attraverso un panno con sotto un colino. Il liquido nella ciotola che avrete posizionato sotto il colino è il latte pronto per essere utilizzato e la polpa che resta nel panno potete riutilizzarla per fare dei formaggi crudisti o la potete mettere in una torta per esempio.

Per fare il dattorate frullate la banana con i datteri (aggiungete un goccio di latte di noci se serve a far lavorare meglio il frullatore) fino ad ottenere una bella purea di frutta, quindi aggiungete il latte di noci e le spezie, frullate ancora un po’ ed è pronto.
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giovedì 21 agosto 2014

Salatini per buffet: cornetti, rotolini, paninetti ripieni e girelle

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Per il suo compleanno Adriano mi ha chiesto di creare dei piccoli fingerfood per un buffet. Così mi sono sbizzarrita nel creare dei lievitati con il mio licoli, piccole coccole soffici e naturali. A parte i bocconcini gluten-free alle olive verdi, ho preparato delle girelle alla pizzaiola, dei paninetti alla noce moscata ripieni di olive nere, dei cornetti ai funghi e dei rotolini di wurstel (così per rifare una vecchia ricetta che conteneva olio di palma: wurstel in sfoglia).

Ingredienti per l’impasto (circa 100 pezzi)
- 200g di licoli
- 700g di acqua
- 60g di zucchero di canna
- 1kg di farina di tipo 2 (semi integrale)
- 25g di sale
- 70g di olio evo

Ingredienti per i ripieni
- olive
- noce moscata
- wurstel di soia
- funghi
- cipolla
- sale
- olio evo
- salsa di pomodoro
- origano fresco
- aglio in polvere
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Sciogliete lo zucchero nel licoli e acqua, aggiungete la farina, sopra metteteci il sale e l’olio e mescolate bene, l’impasto resta molto morbido, quindi procedete con delle pieghe in ciotole ogni mezz’ora per un paio d’orette quindi mettete in frigo tutta la notte.

La mattina tirate fuori l’impasto (che nel frattempo dovrebbe essere raddoppiato) e lasciatelo un paio d’ore a temperatura ambiente.
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Nel frattempo preparate il ripieno dei funghi: tagliate a pezzetti cipolla e funghi, metteteli in padella con dell’olio evo e cucinate a fuoco basso con il coperchio. A fine cottura salate, aggiungete l’aglio in polvere e fate raffreddare.

Ora svuotate l’impasto dalla ciotola sul tavolo e manipolatelo fino a sgonfiarlo e dividetelo in 4 parti. Ogni parte va a formare uno dei 4 tipi di finger food, ne verranno circa 20-30 per tipo.
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Per fare le girelle stendete l’impasto con il mattarello più sottile possibile, coprite con la salsa al pomodoro e cospargetevi sopra l’origano, arrotolate e tagliate a fettine, mettetele su una teglia con carta forno e spennellate con altra salsa. Fate lievitare per un paio d’orette.
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Per fare i panini ripieni prendete dei pezzettini di impasto da 30-40g l’uno, apriteli con le dita, inserite un’oliva, chiudete bene, mettete le palline con la chiusura verso il basso su una teglia con carta forno, spennellate con l’olio e spolverate di noce moscata. Lasciate lievitare due ore su una teglia coperta da carta forno.
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Per fare i rotolini di wurstel stendete anche qui l’impasto con il mattarello più fino possibile, spennellate con l’olio quindi tagliate delle striscioline larghe un centimetro, metteteci un pezzetto di wurstel, arrotolate e mettete anche questi su una teglia con carta forno. Lasciate lievitare per un paio d’ore circa.
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Per fare i cornetti stendete l’impasto con il matterello più sottile possibile, tagliate dei triangolini, mettete nella base un cucchiaio di funghi, arrotolate e piegate leggermente le punte, bagnate con l’acqua per facilitare la chiusura, mettete su una teglia con carta forno e lasciate lievitare anche questi un paio d’ore.

Cucinate a forno caldo a 180° per un tempo che va dai 10 ai 14 minuti, dipende dal forno e dalla grandezza dei bocconcini.
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Anche questi salatini vanno nella raccolta Integralmente di Daria.

martedì 19 agosto 2014

Muesli cookies

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Rieccomi! Dopo tanto girovagare sono tornata … che strano che mi sembra postare una ricetta dopo tanto tempo … soprattutto perché quando ero via non cucinavo io e da quando sono tornata sto mangiando tanta frutta e quindi non creo delle ricette. Ho però delle ricette in sospeso. Questi biscotti sono nati una sera che avevo una gran voglia di dolce e una gran voglia di snellire la mia dispensa: ho usato degli ingredienti che non usavo da un po’ e del succo che altrimenti non avrei consumato e sono venuti questi biscotti, tipo digestive, veramente buoni, perfetti per essere inzuppati nel latte di mandorla! ^_*

Ingredienti
- 210g di fiocchi d’avena
- 50g di farina di soia tostata
- 150g di farina tipo 2 (semi integrale)
- 100g di zucchero dulcita
- 100g di uvetta
- 100g di cocco disidratato
- ½ c noce moscata
- 1c cannella
- 100g di olio evo
- 200g di succo ace (va bene qualunque altro)
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Mescolate prima tutti gli ingredienti secchi poi aggiungete l’olio e il succo e impastate anche con mani. Fate delle palline grandi come albicocche, schiacciatele con le dita, adagiatele su una teglia con carta forno ed infornatele a 180° per 12 minuti. Per conservarli potete tenerli qualche giorno in un contenitore chiuso ermeticamente.
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Questi biscotti vanno nella raccolta Integralmente di Daria raccolta di delizie integrali e semi integrali.

venerdì 8 agosto 2014

Frittella al dragoncello e salvia con licoli di kefir

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Chi ha una pasta madre cerca ricette per utilizzare gli avanzi dei rinfreschi. Questo con il licoli non succede perché i rinfreschi si fanno quando serve più prodotto o una volta al mese e, visto che anche da semi-crudista una volta al mese il pane lo faccio sempre, alla fine non ho degli esuberi di licoli da dover utilizzare invece di buttare. Ma se si parte da zero per creare il licoli ecco che sì, se ne dovrebbe buttare via un po’. Così quando ho creato un nuovo licoli da zero con il kefir, con l’esubero dei rinfreschi iniziali ho provato a fare queste frittelle (o frittatine vegane). Sono venute belle soffici e morbide e con un tocco di acido tipico del processo iniziale della fermentazione che, con le erbe spontanee che ho messo, hanno creato un abbinamento decisamente gradevole! Stessa cosa si può fare anche con gli esuberi dei rinfreschi della pasta madre idratata al 80% o 100% oppure anche con una più solida che poi scioglierete in acqua.

Questa ricetta è un ottimo modo per utilizzare gli esuberi dei rinfreschi ma se non avete né licoli né pasta madre potete ottenere un risultato simile solo con del kefir oppure con del lievito e dell’acqua gassata o altra bevanda gassata come la birra (qui trovi la mia farfrittata alla birra). Le erbe spontanee che potete mettere sono diverse anche se vi consiglio l’abbinamento dragoncello-salvia (a me le ha regalate Tamara, grazie mille!), che è veramente delizioso.

Ingredienti
- 50g di rinfresco di licoli
- 50g di kefir
- 50g di farina tipo 2 (semi integrale)
- sale affumicato
- 1C di lievito alimentare in scaglie
- dragoncello fresco
- salvia fresca
- olio evo

Lavate le erbe spontanee, tagliate la salvia a pezzetti e togliete le foglie di dragoncello dal rametto. Fate una pastella con licoli, farina e kefir frizzante, aggiungete del lievito alimentare in scaglie, il sale e le erbe spontanee e lasciate riposare per un’oretta. Sporcate di olio evo una padella antiaderente e versate un po’ di pastella che nel frattempo sarà leggermente lievitata. A me piacciono fine e vengono comunque belle soffici. Cucinate per pochi minuti, girate sull’altro lato e dorate anche questa parte. Se sono più spesse dovrete aumentare il tempo di cottura, magari anche con un coperchio per recuperare tempo.
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Questa ricetta finisce dritta dritta nella raccolta Integralmente di Daria
E nella raccolta di Fitoalimurgia di Annalisa con la Salvia e la Artemisia dracunculus


martedì 5 agosto 2014

Ricruda stagionata semplice

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Dopo diversi giorni sono tornata, proprio in tutti i sensi visto che ero fuori casa per 10 giorni. Penso che prima o poi mi deciderò a postare anche le foto dei pasti fatti in tour, tanto per far vedere cosa si può mangiare nei ristoranti non vegani … sembra difficile ma non lo è! ^_*

Passiamo alla ricetta di oggi: sto ancora mangiando crudo, con delle eccezioni (per esempio in viaggio ho mangiato sempre un piatto cotto ad ogni pasto) ma resisto e divento sempre più curiosa e creativa, cercando e provando abbinamenti e ricette. L’idea di questo formaggio l’ho presa dalle ragazze della Cucina Bio-evolutiva, illuminanti per le creative e chiarissime videoricette crudiste. Ho preso da loro il nome di questa ricetta perché effettivamente questo formaggio, essendo crudista, non può essere chiamato ricotta (ovvero cotta due volte) e così hanno ideato questo nome, che genialata vero?
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Ingredienti
- 150g di anacardi
- 100g di mandorle
- 100g di noci brasiliane

Lasciate in ammollo la frutta secca per almeno una notte. Il giorno dopo frullate tutto con l’aggiunta di tanta acqua d’ammollo quanta serve al vostro frullatore per poter lavorare bene ed ottenere un impasto più fino possibile. Mettete l’impasto in una fuscella da ricotta e lasciate in frigo un paio di giorni così da permettere di asciugarsi perdendo eventuale liquido in eccesso.
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A questo punto togliete la ricruda dalla fuscella e mettetela in essiccatore oppure, come ho fatto io, in forno al minimo con lo sportello semi-aperto per un’oretta, o comunque fino ad ottenere la crosticina voluta.

Si conserva in frigo per 1-2 settimane, avvolto in carta forno, dentro un contenitore ermetico.
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E qui l’ho gustata con il Chutney di mango che ci sta veramente d’incanto!
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