venerdì 30 novembre 2012

Dadolata affumicata di tofu e zucca

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Dalla Pumpkin & Cramberry Pie, mi era avanzata della zucca, così ecco improvvisato un secondo leggero ma supergustoso, con il tocco di affumicato del brodo usato per il Non-tacchino farcito. Cucinare il tofu mi piace perché prende bene i sapori e mi piace cucinarlo con il brodo del seitan, che dona un gusto strepitoso. Anche la Capra ha affumicato il tofu con il tè, potete trovare la gustosa ricetta qui. ^_^

Ingredienti
- 200g di tofu autoprodotto compatto
- 300g di zucca
- ½ porro
- 1 scalogno grande o 2 piccoli
- 1 spicchio d’aglio
- olio evo
- sale
- brodo del seitan con tè affumicato (o semplicemente del tè affumicato)

Tagliate a cubetti il tofu e la zucca. Tagliate a fettine il porro e lo scalogno. Mettete un filo d’olio in padella con l’aglio, il porro e lo scalogno, fate dorare, aggiungete la zucca ed il tofu e coprite di brodo. Man mano che si asciuga aggiungete altro brodo. Ci vogliono circa 10-15 minuti di cottura per ammorbidire la zucca ed insaporire il tofu. Quando sentite che la zucca ha la consistenza che desiderate, e comunque dopo che si è assorbito tutto il brodo, spegnete il fuoco, se serve aggiungete ancora un filo d’olio. Assaggiate, aggiustate di sale, impiattate e gustate! ^_^
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E proprio allo scadere del mese di novembre per Salutiamoci, la zucca e La via macrobiotica
Con questa ricetta concorro al Contest Felici e Curiosi di Ravanello Curioso e Le delizie di Feli con giudice  Marco Bianchi de I Magnifici 20 , accorrete numerosiiiiiiiiiiiiii!!! ^_^



Aggiornamento giugno 2013: questa ricetta partecipa alla raccolta di Salutiamoci sul tofu, ospitata per l'occasione dall'amica blogger Lo di Galline 2ndlife.

giovedì 29 novembre 2012

Danubio a ciambella e fette biscottate alla zucca

Vi ricordate la Treccia rotonda alla zucca? Avevo fatto un impasto a crudo di 1.100g, 200g li ho usati appunto per la treccia, mentre i rimanenti 900g ho fatto una danubio a ciambella. Si chiama danubio ogni preparazione fatta con delle palline di pane o dolce una vicina all’altra. Molto coreografico. ^_^

Io poi non mangio moltissimo pane, anzi, così, per non farlo rovinare, quando cominciava ad indurirsi ho tagliato le fette ed ho fatto delle fette biscottate.

Le quantità per fare il pane vi consiglio di andare a leggerle nel post della treccia, vi parlo solo del procedimento.

Per fare il danubio a ciambella oliate una ciambella ed infarinatela. Prendete circa 100-110g di pasta lievitata e formate una pallina, poi continuate così mettendo le palline una vicina all’altra fino a riempire l’intera ciambella.
Non mettetele troppo attaccate, che poi lievitano.
Lasciate a lievitare un’oretta o comunque fino al raddoppio.

Infornate a 200° per 20 minuti circa, verificate il colore della superficie, non si deve scurire troppo.
Per fare invece le fette biscottate aspettate che il pane sia freddo, tagliate delle fette di un centimetro d’altezza o quanto volete voi, disponetele sulla teglia, sopra della carta forno ed infornate a 180° per 10-15 minuti (verificate che siano biscottate sotto), quindi giratele sull’altro lato e lasciatele una decina di minuti. Verificate che non si scuriscano troppo.
Le fette le avevo fatte e fotografate anche per la festa per Amelio, le abbiamo mangiate a pranzo come fossero dei crostini, la differenza di colore sta nella quantità di zucca e nel fatto che in questo caso avevo frullato bene la zucca mentre per la treccia e il danubio l’avevo schiacciata con una forchetta.

E anche questa ricetta va nel ricettario di Salutiamoci di novembre, la zucca è l'ospite e La via macrobiotica la padrona di casa! ^_^


mercoledì 28 novembre 2012

Pumpkin & Cramberry Pie per il Tanksgiving Day

Dalla Festa del Ringraziamento eccovi anche uno dei dolci. L’idea era quella di fare un crumble con i mirtilli rossi ma non li ho trovati freschi, li ho trovati solo disidratati e non sarebbe venuto il buon sughetto. Così, visto che nessuno aveva in programma la torta alla zucca, ho deciso di mettere insieme zucca e mirtilli rossi ed è venuto fuori un Pie delizioso! ^_^

Ingredienti
- pasta brisè vegan
- 1lt di latte di soia
- ½ limone
- 300g di zucca
- 150g di mirtilli rossi disidratati
- 2C di malto d’orzo
- un pizzico di sale
- cannella
- zenzero in polvere

Preparate per prima la ricotta di soia: mettete a cucinare il latte, quando sta per bollire spegnete il fuoco, versate il succo del mezzo limone, mescolate, coprite ed aspettate un quarto d’ora. Quindi versate il composto in un colino foderato con un telo o con un pezzo di carta assorbente. Sotto mettete una ciotola, se volete potete recuperare il “latticello” che si forma (il liquido residuo) per fare dei dolci o per dei frappè!

Quando pronta la ricotta mescolatela con gli altri ingredienti (ricordate di frullare o schiacciare con una forchetta la zucca precedentemente bollita), stendete la pasta brisè in una teglia, versate il composto, richiudete i bordi ed infornate a forno già caldo a 180° per 30-35 minuti o comunque finché i bordi non diventano ambrati.

Lasciate raffreddare, servite tiepida o meglio ancora fredda. Volendo potete servirla con del gelato o della panna, ovviamente veg. ^_^

Questa ricettina sembra proprio adatta a Salutiamoci di novembre, no? Il tema è la zucca, lo ospita La via macrobiotica e mancano giusto un paio di giorni! ^_^
E con questa ricetta concorro al mitico Contest Felici e Curiosi delle due pazzerelle Ravanello Curioso e Le delizie di Feli con un giudice d'eccezione: Marco Bianchi de I Magnifici 20


martedì 27 novembre 2012

Thanksgiving Day: Non-Tacchino farcito, Cranberry Sauce e Gravy Sauce

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Ecco una tripla ricetta per gustarsi la portata principale della Festa del Ringraziamento completamente vegan. Tutto il menù lo trovate nel post dedicato. Se andate a leggerlo noterete che la maggior parte delle pietanze è dolce, sono sapori lontani dai nostri. Le ricette di questo post invece possono essere messe sulle nostre tavole ed avvicinarsi abbastanza ai nostri gusti. In generale direi che tutto quello che abbiamo mangiato è risultato gustosissimo, tutto molto buono, solo con gusti diversi dai nostri!

Quattro preparazioni, due dolci due salate, si sposano perfettamente, per un sodalizio eccezionale! Provare per credere! ^_^

PS: le quantità sono state preparate per 7 persone, è avanzato un pochino di tutto ^_^

Ingredienti per il seitan
- 500g di instant seitan
- 1 bicchiere di salsa tamari
- 600ml di acqua
- 2c di Formosa Tarry Lapsang (tè affumicato)
- sale
- pepe
- aglio in polvere

Mettete l’instant seitan con le spezie in una ciotola, mescolate. In una brocca mettete mezzo bicchiere di salsa tamari con l’acqua, questo serve per scurire un po’ l’impasto e dare sapore anche alla parte che poi starà all’interno del composto. Volendo potete anche usare solo acqua così l’impasto resta bianco e c’è maggior stacco con la crosta esterna una volta finito di cucinare il seitan. Aggiungete i liquidi e mescolate con le mani. Il composto si deve amalgamare per bene ma resterà un po’ morbido, non resterà completamente compatto, tenderà a rompersi.

Mettete l’impasto sopra il telo che usate per cucinare il seitan (il mio era bianco, ora è scuro perché il seitan lo cucino sempre con la salsa tamari o con il tè affumicato che ha ormai macchiato il telo), cercate di stendere l’impasto, come se fosse una pizza, ed arrotolate l’impasto con dentro il telo. Chiudete con dello spago e lessate in acqua con il mezzo bicchiere di salsa tamari. Quando l’acqua bolle aggiungete il tè affumicato che gli da quel tocco in più (leggete il resoconto nel post precedente) e lessate il seitan per 40 minuti.
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Con questa strategia poi si avrà un seitan arrotolato che dovrà essere aperto per essere riempito con il ripieno. Ho usato questa tecnica perché pensavo che lessare il seitan con dentro già il ripieno lo rovinasse, anche se devo dire che aprire il seitan (mi ha aiutato Tamara a farlo, si era indurito un bel po’) è risultato un po’ inquietante … 
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Come alternativa si può pensare appunto di inserire il ripieno prima di lessare il seitan, non l’ho mai fatto con così tanto ripieno, l'avevo fatto nell'Arrosto di seitan con kumquat, ma qui volevo dargli una forma più tonda con una gran quantità di ripieno.

Con queste dosi si ottiene un seitan di 1.350g, conviene farlo nel pomeriggio per dargli il tempo di raffreddarsi per bene, così poi si usa il suo brodo per le altre preparazioni.

Ingredienti per il ripieno
- ½ carota
- ½ gambo di sedano
- 2 scalogni
- 1 mela
- olio evo
- sale
- pepe
- aglio in polvere
- maggiorana
- brodo del seitan

Tagliate a pezzetti la carota, il sedano e gli scalogni, mettete in padella con l’olio, fate rosolare quindi aggiungete un po’ di brodo e fate andare a fuoco vivo per 5 minuti, quindi aggiungete la mela ed altro brodo per altri 5 minuti. Fate asciugare bene il brodo, speziate, mescolate e lasciate insaporire e raffreddare.

Composizione
A preparazioni fredde o tiepide, aprite il seitan, inserite in ripieno (ce ne va circa la metà di quello preparato) e chiudete con lo spago come fareste con l’arrosto. Mettete in padella (va bene anche il forno ma così lo potete controllare meglio) con dell’olio, fate rosolare, bagnate con del brodo, coprite e lasciate andare a fuoco medio finché non si forma la crosticina. Quindi giratelo su un altro lato e continuate finché non avrete rosolato su tutti e 4 i lati, aggiungendo, man mano che si asciuga, del brodo.
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Quando è pronto togliete lo spago e tagliate a fette, pronto! ^_^

Notate la differenza di colore tra l’interno e la crosticina esterna?

Ingredienti per la Cranberry Sauce
- 1 vasetto di marmellata di mirtilli rossi (di Tamara)
- ½ bicchiere di aceto balsamico
- cannella
- noce moscata
- pepe

Qui andavano i mirtilli freschi che non abbiamo trovato, nel caso li troviate all’elenco di ingredienti aggiungete anche un cucchiaio di zucchero di canna.

Mettete tutto in padella, mescolate bene e fate ridurre. Pronta! ^_^

Ingredienti per la Gravy Sauce
- 2C di burro di soia
- 2C di amido di mais
- 2C di salsa tamari
- 1 bicchiere di brodo del seitan
- sale
- pepe

Questa ricetta l’ha preparata AcE, dal momento che l’ha preparata a casa mia ho visto come l’ha fatta, poi mi ha lasciato la ricetta così mi sembrava giusto aggiungerla, anche perché è la salsa di accompagnamento che non può proprio mancare! Grazie mille!

Ci sono diverse versioni di questa salsa, con cipolla, cognac, panna, o altre spezie, ma questa era proprio spettacolare, da fare sempre per accompagnare un arrosto di seitan! Segnatevela! ^_^

Piccola digressione sull’originale: viene usato il fondo di cottura del tacchino, prelevando il grasso e ricucinandolo e riducendolo … sono schifata solo a scriverlo … ma quanto mangiano male?

Sulle dosi non garantisco, nel senso che non ho seguito continuamente AcE mentre la preparava ma decidete voi, quanto liquida o densa la volete aggiungendo rispettivamente più brodo o amido. Attenti ai grumi.

Allora, fate sciogliere il burro, aggiungete l’amido e lentamente salsa tamari e brodo (questo per evitare i grumi), speziate e fate cucinare per qualche minuto. Quando pronta versate ancora calda sul seitan. ^_^
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È stato un post lungo e le presentazioni possono sembrare difficili ma non lo sono, ricordatevi di preparare con calma il seitan, fatelo raffreddare. Per riempirlo e cucinarlo servono altri 20 minuti circa e mentre va il non-tacchino ripieno potete fare le salse così le avrete belle calde per quando tutto è pronto. Happy Tanksgiving!!! ^_^

Questa ricetta fa la sua bella figura anche a Natale e sotto le Feste, non pensate? Ecco perché la propongo nella raccolta di ricette delle festività della Capra, un insieme di ricette 100% vegetali per festeggiare senza violenza. ^_^

lunedì 26 novembre 2012

Affumicare il seitan – 2° parte

Vi ricordate il primo post sull’affumicatura? Ecco quello è il metodo classico, con padella, erbe e fumi. L’aroma si diffonde per tutta la casa e vi permane a lungo. Se vi piace questo profumo le vostre narici saranno allietate da questa preparazione. 

Esiste un secondo modo per affumicare il seitan, mooooolto più semplice, che dona comunque un aroma delizioso, molto più leggero, che avvolge la casa ed allieta l’olfatto. Con questo metodo si può anche decidere quanto rendere affumicato il gusto del seitan in base alla quantità di tè utilizzato.

Ingredienti
- Formosa Tarry Lapsang (tè affumicato)
- seitan da cucinare
- brodo per cucinare il seitan
È veramente semplicissimo: preparate il seitan partendo dalla farina oppure dall’instant seitan. Quando vi apprestate a lessare il seitan preparate il vostro brodo normalmente oppure immergete il seitan direttamente in acqua semplice. Quando l’acqua bolle mettete il tè affumicato lasciandolo vagare per la pentola oppure inserendolo nell’apposito diffusore. L’aroma del tè avvolgerà completamente il seitan e penetrerà fino all’interno grazie all’infusione di una quarantina di minuti.
Il brodo del seitan ovviamente può essere usato per delle minestre o zuppe veramente speciali, con quell’aroma di affumicato! ^_^
Il seitan così preparato può essere gustato al naturale per dare risalto al gusto, oppure condito come preferite, dalle scaloppine, alle cotolette, dallo spezzatino al ragù.

Io l’ho servito semplicemente con il contorno alla festa di Amelio. Questo è stato fatto con acqua e tamari, quindi risulta scuro all'interno, se volete vedere lo stacco di colore tra il dentro e l'esterno fate il seitan solo con l'acqua ed il tè scurirà l'esterno. ^_^

Questo metodo l’ho appreso da Tamara che l’ha saputo da AcE, le ringrazio tanto entrambe! ^_^


domenica 25 novembre 2012

Festa del Ringraziamento

Giovedì 22 novembre negli States si festeggiava la Festa del Ringraziamento (il 4° giovedì di ogni novembre) e ieri ospitavo in casa mia l’incontro mensile con gli amici vegani, così ho preso la palla al balzo per festeggiare anche noi all’americana. L’idea era quella da una parte di mangiare il menù americano e dall’altra di poter guardare le cose belle che abbiamo o che sono presenti nella nostra vita invece di concentrarci sulle cose che ci mancano, su ciò per cui ci disperiamo o sulle cose che ci fanno arrabbiare.

In effetti quando le cose non vanno come vorremmo capita di concentrarsi sulle brutte cose che ci capitano, sulle situazioni spiacevoli che succedono, sulle persone fastidiose che incontriamo, sui comportamenti che poco apprezziamo e questo ci porta in un vortice in cui poi riusciamo ad accorgerci solo delle cose negative, vi è mai successo?

Invece sono tante le cose per cui essere grati, non credete? E se non vi viene in mente nulla, pensate per cominciare al fatto che voi ci siete, che potete sempre sperare in una vita migliore, che c’è sicuramente almeno una persona che vi ama, che ci sono tantissime persone che vi pensano, che, se siete cresciuti in un paese industrializzato, avete la fortuna di vivere in un paese in cui ci sono tante possibilità, che avete avuto la fortuna di non essere nati animali da allevamento intensivo o, peggio, animali usati per la vivisezione, pensate che tutto ci capita per un motivo, che c’è una lezione da imparare e soprattutto che noi abbiamo già tutte le risorse necessarie per vivere una vita meravigliosa!

Quindi se non ci piace quello che abbiamo, cambiamo qualcosa, perché continuando a fare ciò che stiamo facendo ora, otterremo sempre lo stesso risultato! ^_^
E questo lo dico per prima a me stessa, ovviamente!


Ora pensiamo alla cibaria! Eccovi il menù che abbiamo cucinato, mantenendo molto della tradizione americana veganizzando tutto e mettendo ognuno il proprio tocco!

Il tradizionale NON-tacchino farcito con un ripieno alle mele, accompagnato da due salse, quella ai mirtilli rossi (Cranberry Sauce) e quella Gravy. Le cipolle cremose, il purè di patate dolci e batate (Mashed Potatoes), l’insalata di verza, mirtilli rossi e mandorle (Cramberry Slaw) condita con maionese (la mia versione la trovi qui).
Il pane è al mais.
Come dolci una classica torta di mele (Apple Pie)

ed un’altra torta, un mix tra la torta di zucca ed il crumble di mirtilli rossi.
Da bere dal succo di mela, al sidro di mele al vino rosso. Della frutta secca da crocchiare aspettando il piatto, abbiamo chiuso con un caffè solubile (quasi come quello americano).

Ringrazio i miei ospiti perché sono stati con me, hanno accettato di condividere non solo la cena ma anche i loro cuori ed il perché si sentivano grati.
E voi? Per cosa vi sentite grati?
Un abbraccio! ❤ ❤ ❤


giovedì 22 novembre 2012

Angelica alla ganache al cioccolato

Il primo novembre era la giornata mondiale vegan ed io ho cucinato questo dolce per un incontro tra amici (non vegan) a guardare le foto di un viaggio di nozze. È venuto molto soffice, grazie anche alla lunga lievitazione, morbidoso e gustoso … mi sono appassionata a questi dolci intrecciati, attorcigliati, invirigulati … O_o ahahahah

Ingredienti
- 20g di li.co.li.
- 40g+60g+130g+40g di farina di manitoba
- 160g di farina integrale
- 30g di burro di soia
- 1 limone
- 100g di zucchero di canna

La mattina rinfrescate 20g di licoli con 40g di acqua e 40g di farina, nel pomeriggio rinfrescate ancora con 60g di farina e 60g di acqua. La sera fate il poolish con 130g di acqua e 130g di farina e lasciate l’impasto tutta la notte a lievitare. La mattina aggiungete 40g di farina di manitoba e 160g di farina integrale, la buccia di un limone, il burro di soia e lo zucchero, impastate bene e lasciate lievitare per un’oretta.
A questo punto stendete l’impasto a forma lunga (tipo 50cm per 20cm), spalmatelo di ganache al cioccolato, arrotolatelo per il lato più lungo, tagliate per il verso della lunghezza in modo da dividere in due il rotolo, lasciando solo l’inizio del rotolo attaccato. Ora prendete le due parti ed attorcigliatele una sull’altra, girate in tondo a formare una coroncina ed unite gli estremi.
Mettete a lievitare dentro il forno spento con la luce accesa per 3-4 ore, fino a che la corona raddoppia di grandezza. Tirate fuori dal forno, accendetelo a 170°, quando il forno è caldo infornate per 20-25 minuti.


venerdì 16 novembre 2012

Vellutata di cavolo nero

aglio, carote, cavolo nero, cipolle, grana vegan, melagrana, miso, panna soia, patate, ricette vegan, sedano, vellutata, Zuppe,
In questi giorni stanno succedendo cose spiacevoli che mi hanno reso parecchio nervosa: non sopporto proprio l’ingiustizia!

Ma anche cose belle: il primo corso sui formaggi vegetali è andato molto bene, ho conosciuto tante belle persone ed abbiamo passato insieme delle belle ore!

E per premiarci cosa ne dite di una zuppa? Ho comprato il cavolo nero e volevo fare la ribollita … invece eccovi una vellutata! Non sono magnifici i colori? ^_^

Ingredienti
- ½ cespo di cavolo nero
- 1 patata
- ½ cipolla
- ½ carota
- 2 spicchi d’aglio
- 1 gambo di sedano
- 1C di miso
- olio evo
- panna di soia (opzionale)
- chicchi di melagrana

Prendete la metà inferiore del cespo di cavolo nero (le foglie possono sempre servire per fare degli involtini), lavatelo accuratamente e mettetelo in una pentola con la patata tagliata a dadini, cipolla, carota, sedano e aglio, coprite con acqua e fate bollire per una mezz’oretta, il tempo che tutte le verdure diventino morbide. Quindi aggiungete il miso e l’olio, se volete aggiungere la panna questo è il momento, frullate bene, impiattate, decorate con chicchi di melagrana. Ottimo spolverato con Grana Vegan. ^_^

Con questa ricetta concorro al Contest Felici e Curiosi delle due pazzerelle Ravanello Curioso e Le delizie di Feli con un giudice d'eccezione: Marco Bianchi de I Magnifici 20

mercoledì 14 novembre 2012

Treccia rotonda alla zucca

Questa opera architettonica l’ho imparata da Manu, appena l’ho vista sul suo blog mi sono innamorata ed ho voluto provarla. Non è carina?

Per questa ricetta ho provato il mio li.co.li. con la farina integrale ed ho aggiunto la zucca. Sono molto soddisfatta del risultato, il pane è venuto molto buono, soffice e gustoso.

Nota sulle quantità: vi indico le quantità totali della panificazione, con le quali ho prodotto un impasto a crudo di 1.100g. Di questo 900g li ho usati per un danubio a ciambella, che presto posterò, e 200g li ho usati per questa treccia. Non ho fatto i calcoli per panificare solo per questa ricetta perché non conviene secondo me eseguire tutto il processo di panificazione solo per queste piccole quantità. Allora potete pensare a fare 5 belle trecce rotonde con queste quantità! ^_*

Ingredienti
- 20g di li.co.li.
- 40g di farina 0 bio
- 120g+470g di farina integrale
- 290g di zucca bollita
- 3C di malto d’orzo
- 2C di olio di semi di girasole
- 10g di sale integrale

Per prima cosa la sera va rinfrescato 20g di licoli con 40g di acqua e 40g di farina, la mattina fate il poolish con 120g di acqua e 120g di farina integrale e lasciatelo tutto il giorno a lievitare. La sera aggiungete 290g di zucca precedentemente lessata, il malto, l’olio ed il sale, mescolate bene, sarà molto liquido, quindi aggiungete tanta farina quanta serve per rendere l’impasto non appiccicoso (a me ne è servita 470g) e lasciate lievitare tutta la notte.
Di questo impasto, come indicato nella nota, ne ho usato solo 200g per questa treccia. Dividete questi 200g in 4 parti da 50g l’una ed ogni parte va maneggiata per far perdere l’aria interna della lievitazione. Formate 4 belle corde a forma di grissino e poi incrociate a formare questa bella treccia! Io non ho fotografato la treccia durante le diverse fasi ma trovate il metodo per intrecciare nel blog di Manu oppure, come da lei consigliato, in questo blog francese.

Spennellate con del latte di soia ed infornate a 180° per 15 minuti circa, verificate sempre la cottura.
Lo potete mangiare così, semplicemente, oppure, come ho fatto io, a panino, con affettato vegetale e salse
o con una crema di piselli e pomodorini secchi.

Con questa ricetta partecipo al mitico Contest Felici e Curiosi delle due pazzerelle Ravanello Curioso e Le delizie di Feli con un giudice d'eccezione: Marco Bianchi de I Magnifici 20

Al Contest Zucche (e foodblogger) alla riscossa: il nostro primo contest

E a Salutiamoci di novembre, che questo mese ha come tema la zucca e viene tenuto da La via macrobiotica


domenica 11 novembre 2012

Premi ^_^

In queste ultime settimane ho ricevuto dei premi e non ho ancora avuto il tempo per accoglierli come si deve e ringraziare chi me li ha donati.

Per me ricevere un premio è più che altro felicità perché la persona ha pensato a me quando me lo ha donato, indipendentemente dal premio. Mi fa sempre piacere essere nei pensieri degli altri, soprattutto se stimo queste persone e mi sono care. In particolare voglio accogliere con molto calore Feli per i premi che mi ha dolcemente donato! Dico I premi perché me ne ha donati ben 2!!!
Con ordine: il Premio Cutie Pie
per accettare tale premio bisogna citare chi ha inventato il premio: La creatività di Anna 
       PS: Feli, per curiosità sono andata nel sito indicato da te ed ho scoperto che è Anna l’inventrice
             del premio. ^_^
Citare chi mi ha donato il premio: fatto!
Descrivere le 3 cose più carine del proprio blog o di se stessi come blogger:
  • Direi che adoro cucinare, ogni giorno cose nuove (a casa mia si cambia menù continuamente!).
  • Mi piace pubblicare le mie ricette perché amo condividere con gli altri (questa è una cosa che amo di tutti i blog!).
  • Rispondo sempre a tutti i commenti, perché ogni messaggio per me è un regalo che io non voglio ignorare. ^_^


Passiamo al Premio Simplicity

Ecco un’immagine per te cara Feli, che hai sempre una parola buona per tutti, dolce ed affettuosa, con una creatività particolare fuori dal comune! ^_^


E poi Bree mi ha regalato il Premio Blog Affidabile
Ringrazio tantissimo Bree, che mi ha donato questo premio che ha diverse caratteristiche, cioè premia quei blog con meno di 200 followers che:
1) È aggiornato regolarmente – sì dai!
2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive – eccome!
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori – spero di sì …
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali – spero di sì anche qui …
5) Non è infarcito di troppa pubblicità – nessuna pubblicità se non per i miei corsi! ^_*

Ho deciso di aprire il blog per condividere le mie ricette, per averle sempre a portata di mano e per diffondere la cucina vegan, far capire che si può mangiare bene e goloso anche senza prodotti di derivazione animale, che con la cucina vegan non si rinuncia, al contrario si ampliano i propri orizzonti, si varia molto il menù e si affina il palato, ritornando ai veri sapori che la terra ci offre, senza additivi, conservanti, ecc. Questo a beneficio dei nostri amici non umani, del pianeta, della nostra salute, della nostra anima, del nostro portafoglio.

Ho pensato e ripensato a chi donare questi 3 premi … la maggior parte dei blog che seguo li hanno già ricevuti, altri non desiderano ricevere questi premi, quindi voglio dedicare questi premi a tutti i miei lettori e a tutti i blog che seguo con queste motivazioni: grazie perché mi seguite, commentate i miei post, provate le mie ricette, mi consigliate come migliorare, mi spronate e motivate a dare il meglio di me, siete meravigliosi! Grazie ai blog che seguo perché mi aprono la mente su tanti argomenti / concetti / alimenti / stili di cottura, vita, pensiero. I vostri post mi illuminano, le vostre foto mi deliziano, la vostra passione mi è d’esempio.



venerdì 9 novembre 2012

Scamorza di mandorle

farina semi integrale, Formaggi vegetali, latte di mandorle, lievito alimentare in scaglie, ricette vegan, Salutiamoci, scamorza, Secondi,
Per la serie sperimentazioni a gogò ecco un’altra invenzione della categoria “Formaggi Vegetali”. Sì, perché alcuni veg sentono ancora il bisogno di mangiare dei surrogati dei formaggi magari perché, come è successo a me, li ho mangiati per quasi 20 anni prima di eliminarli. Oppure semplicemente piace questo gusto, come succede a me, e me li sbafo con molto piacere!!!

Il procedimento è lo stesso di quello della Veg-Scamorza ma non c’è traccia di soia (per la gioia di Cami!), semplice da fare e gustoso!

Ingredienti
- 80ml di olio evo
- 100g farina semi integrale
- 70g lievito alimentare in scaglie
- 450ml di latte di mandorle
- sale nero
- pepe bianco

Mescolate l’olio con la farina e le spezie. Scaldate a fuoco dolce, aggiungete il lievito continuando a mescolare, quindi aggiungete lentamente il latte, evitando di formare i grumi. Cucinate a fuoco basso per una decina di minuti mescolando per non far attaccare il composto. Nel caso si attacchi, prima di lavare il tegame, provate a staccare le parti attaccate (come le croste della polenta, avete presente?) e mangiatele così, mmm che buono!
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Versate il composto in un bicchiere oliato, aspettate che si raffreddi quindi mettete in frigo per diverse ore per permettere al composto di compattarsi per bene.
farina semi integrale, Formaggi vegetali, latte di mandorle, lievito alimentare in scaglie, ricette vegan, Salutiamoci, scamorza, Secondi,
Quando volete preparare la scamorza vi basta toglierla dal bicchiere, tagliare delle fette alte 1 cm circa e metterle in padella antiaderente ben calda a cucinarsi, formando quella bella crosticina da entrambi i lati!

Qui le vedete con dei pomodori crudi per sgrassare, della zucca al vapore, dei funghi in padella e delle cips di mais e riso del bio che mi fanno impazzire!!!
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Con questa ricetta partecipo al Contest “Le mandorle” del blog Un tavolo per quattro



Aggiornamento di aprile 2013: questa ricetta va nella raccolta Salutiamoci, questo mese ospitato da Francesca (I Paciocchi di Francy) con protagoniste le mandorle. ^_^
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